

Leggi l’intero articolo di Gian Paolo Serino apparso ieri 20 settembre nel quotidiano Il Giornale, qui.
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Tag: Gian Paolo Serino, Veronica Tomassini
This entry was posted on 20 settembre 2010 at 06:53 and is filed under "Sangue di cane" di Veronica Tomassini. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed.
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20 settembre 2010 alle 09:02
Tutto bene e anche meritato, ma è il “demiurgo” che mi impressiona un po’.
20 settembre 2010 alle 09:37
Condivido. La stampa esagera.
20 settembre 2010 alle 09:38
Lascia perdere: demiurgo c’è scritto, e demiurgo sia.
«Pronto, parlo col demiurgo Mozzi?».
«Sì, sono io. Mi dica».
Fai la prova!
20 settembre 2010 alle 09:54
Mariavérgine.
20 settembre 2010 alle 13:19
Mariavèrgine, Dottor Demiurgo.
A la vicentinienne (che si veda che non so il francese?).
20 settembre 2010 alle 14:21
‘demiourgos’ in greco antico significava ‘artigiano’ – non e’ poi cosi’ terribile
20 settembre 2010 alle 22:40
“un’autrice dimostra come dovrebbe essere la letteratura: …….”
che significa? scusate ma” fragilmente infrangibile” non mi è chiaro, a Voi?
sarei grata a chiunque avesse voglia di spiegarmi quest’ultima parte del post.
grazie L.
21 settembre 2010 alle 10:39
Conoscendo il libro, io ho interpretato “fragilmente infrangibile” come: “van di pari passo sentimenti esposti e solidità delle prosa”.