This entry was posted on 11 aprile 2010 at 06:00 and is filed under La donna ideale, Retoriche. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed.
You can skip to the end and leave a response. Pinging is currently not allowed.
Troppo bionda, troppo curvilinea, imprigionata in autoreggenti, strizzata nel bustino, gli occhioni da bambola, ciglia finte e un tintinnio di manette, la cuffietta da infermiera sulla quale veleggia, vaporoso, un velo da sposa… Dove sta una donna cosi? Forse nella mente di un uomo? Intreccio di contraddizioni è sposa, bambolona, donnina da marciapiede, femmina preposta alla cura. E’ corpo e corposità sotto un volto indecifrabile privo di espressione. Cosa passa per la testa di una donna? L’uomo spesso non lo sa e quasi mai gli interessa. Basito e affascinato è così che la vede? Donna fantasticata, che abita una mente maschile, non ha nulla di materno, è solo pelle e sesso, giocato anche sull’ambiguità. Incarna la differenza inconciliabile che oppone l’immaginario maschie a quello femminile giocato sempre sul crinale, sottile come un filo di seta, che separa, opponendoli, maternità, amore, autonomia…
vibrisse, bollettino 
13 aprile 2010 alle 11:34
Non è una poliziotta. Mi pare una ‘tuttologa’ (infermiera, poliziotta, suora, sposa).
19 aprile 2010 alle 22:38
Troppo bionda, troppo curvilinea, imprigionata in autoreggenti, strizzata nel bustino, gli occhioni da bambola, ciglia finte e un tintinnio di manette, la cuffietta da infermiera sulla quale veleggia, vaporoso, un velo da sposa… Dove sta una donna cosi? Forse nella mente di un uomo? Intreccio di contraddizioni è sposa, bambolona, donnina da marciapiede, femmina preposta alla cura. E’ corpo e corposità sotto un volto indecifrabile privo di espressione. Cosa passa per la testa di una donna? L’uomo spesso non lo sa e quasi mai gli interessa. Basito e affascinato è così che la vede? Donna fantasticata, che abita una mente maschile, non ha nulla di materno, è solo pelle e sesso, giocato anche sull’ambiguità. Incarna la differenza inconciliabile che oppone l’immaginario maschie a quello femminile giocato sempre sul crinale, sottile come un filo di seta, che separa, opponendoli, maternità, amore, autonomia…