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Tag: Censura, FaceBook, Lega Nord
This entry was posted on 23 agosto 2009 at 17:39 and is filed under Retoriche. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed.
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23 agosto 2009 alle 21:17
Facciamo un gruppo contro il leghista stupido?
23 agosto 2009 alle 22:05
No.
24 agosto 2009 alle 10:26
Perché no, Sciltian? gm
24 agosto 2009 alle 12:41
Censura? Perché censura? Ci sono migliaia di proteste e, immagino, non altrettante manifestazioni di consenso.
Il giochino è stato cancellato da social network secondo il principio (pienamente condiviso dai leghisti, ritengo, visto il loro modus operandi) che chi fa più casino ha sicuramente ragione.
24 agosto 2009 alle 13:04
anche si, tranne che non so come funzioni facebook, ho idea che sia una cosa per gente con tempo da dedicarci…
comunque ‘sta cosa di “rimbalza il clandestino” alla fine è un’utile rivelatore di idiozia, mi pare…
25 agosto 2009 alle 13:54
La censura non è un male assoluto: la democrazia può mettere in atto meccanismi di esclusione, cancellazione, blocco, per difendere la sua integrità. Il reato di apologia di fascismo, il divieto di inneggiare al nazismo in Germania, rientrano in questo filone.
Ma in questo caso il problema è leggermente diverso. Facebook non è uno Stato (di diritto, etico, con regole condivise): è un’azienda con la quale si stipula un contratto, gratuito, che prevede il diritto di censura da parte dei gestori della piattaforma. Anche su questo blog, viene esercitato il lecito diritto di decidere cosa può essere pubblicato nei commenti, e cosa no. Se io chiedessi di pubblicare la foto del mio sedere sulle Pagine Gialle, la mia richiesta non verrebbe accettata: perché a Facebook dovrebbe essere negato questo diritto di scelta?
Quindi, il ragionamento potrebbe essere questo: creiamo un gruppo che chieda a Facebook di rinunciare al suo diritto di censura, altrimenti noi ce ne andiamo, e cerchiamo di convincere quante più persone a farlo.
Personalmente, ritengo che Facebook abbia un approccio alla gestione dei contenuti fondamentalmente americano – cioè puritano, politicamente corretto, e via dicendo. Non mi piace il modo con il quale censura, le regole (sconosciute) in base alle quali lo fa: ma non il fatto che censuri qualcosa.
25 agosto 2009 alle 17:56
All’estero ci guardano un po’ così, come si evince da qui:
http://www.repubblica.it/2009/08/sezioni/politica/berlusconi-divorzio-21/rassegna-25/rassegna-25.html
E devo dire che ci vanno giù un po’ duri, specie la giornalista inglese che esprime valutazioni razzistiche sugli italiani. Ma non è questo il punto, il guaio è che nel frattempo il Partito della Lega Nord per la Liberazione della Padania approfitta della sua debolezza e si trastulla con le infami goliardie del figlio del suo Capo.
Devo dire una cosa, , ogni volta che la Lega si esibisce nel miglior suo repertorio a me viene in mente Heider. Per colpa del quale l’Austria si beccò le sanzioni UE, come si legge qui:
http://www.repubblica.it/online/mondo/haider/sanzioni/sanzioni.html
E però gli austriaci sono gente seria, invece di spandere veleno sotto traccia o gettare il sasso e ritirare la mano, loro non la mandano a dire. Al Parlamento Federale Heider si esprimeva come segue:
“No, questo nel Terzo Reich non sarebbe successo, perché durante il Terzo Reich si adottò una politica del lavoro efficace, cosa che il vostro governo a Vienna non è mai riuscito a fare. Questo andrebbe detto una volta buona”
Schifo per schifo apprezzo più la schiettezza carinzia: noi siamo così e la pensiamo cosà, punto. Questi invece, da buoni italioti, dicono e ritrattano, sparano e si nascondono, mettono il giochino su Facebook – meglio, lo intestano a un simpatico furetto, così si potrà sempre dire che è stata una ragazzata – e intanto iniettano veleno a basso dosaggio, con il mal dichiarato intento di uccidere a poco a poco. Fatti loro, se vogliono, come vogliono, la morte giuridica di questo Paese se ne prenderanno le responsabilità dinanzi alla storia, e potrebbe darsi, essendo quest’ultima una gran baldracca, che avranno anche ragione. Qui ed ora rimane da resgistrare che trovano sempre gente utile alla causa, stavolta in nome della lotta alla censura. Che è azione somma e giusta, per carità, tanto la dose giornaliera è già stata introdotta.