[Questo articolo è apparso in Retroguardia 2.0. Ricordo che Il culto dei morti nell’Italia contemporanea è prelevabile gratis in pdf cliccando qui. gm].
[…] Ad una prima lettura, Il Culto si riallaccia all’esperienza di tanta poesia sperimentale, cioè a quel filone pur sempre convenzionale che identifica la poesia come “rottura dalla convenzione”.
Lo stesso autore, nella Nota, ci informa che «il genere letterario al quale questo lavoro appartiene» è «l’oratoria».
Dando per assodato che sarebbe necessario esaminare la struttura de Il culto dei morti nell’Italia contemporanea per se stessa, è sempre interessante occuparsi anche delle analogie al di là delle fonti e delle influenze. Quindi, mi piace pensare che l’opera di Mozzi, più che all’oratoria, appartenga al genere della Satura. […]
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