Alessandro Baricco candidato alla presidenza della Rai

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Alessandro Baricco

Alessandro Baricco

Be’, lo candido io. Qui un suo recente intervento a proposito di televisione. La foto viene da qui. In FaceBook c’è il gruppo Alessandro Baricco presidente della Rai. [giuliomozzi]

Aggiornamento: il gruppo in FaceBook, esaurita la campagna, è stato chiuso.

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10 Risposte to “Alessandro Baricco candidato alla presidenza della Rai”

  1. Toni La Malfa Says:

    A me questo delirante intervento di Baricco pare una specie di incubo da cui vorrei fuggire svegliandomi al più presto. Elenca una serie di problemi, d’accordo, ma i suoi rimedi sono assai peggiori dei mali. Prosciugare i fondi pubblici destinati ai teatri per ridirezionarli verso la televisione? Mi fermo qui perchè altrimenti cado nel turpiloquio.

  2. patrizia patelli Says:

    Io ho sentito le motivazioni di Baricco in un suo intervento a Fahreneit e le ragioni mi sono sembrate ottime e chiare. Diceva che bisogna andare a portare cultura laddove c’è bisogno che arrivi per dare un po’ a tutti (almeno idealmente) le stesse chances. E i luoghi di massa deputati sono la scuola e la televisione. Portare il bel teatro in prima serata a chi a teatro a vedere le megaproduzioni (spesso di dubbio valore, dico io) non ci andrebbero mai. Come facevano una volta gli sceneggiati che la cultura (romanzi e bravi attori) la veicolavano veramente. Io questo lo trovo giusto. Bisognerebbe poi vedere la fine che fanno già i tanti soldi che la tv ha e che potrebbe usare diversamente. Magari a questo servirebbe un bravo presidente… Ma tanto mi fanno rabbia i miliardi dati a Bonolis, quanto le milionate spese per allestire spettacoli che fanno da colonna sonora ai sonnellini pomeridiani delle signore in abito da sera. Ecco, questo detto per semplificare. Togliamoli sti soldi ai teatri pubblici e diamoli ai piccoli teatri. Il teatro perché è teatro non è tout court meglio della tv. C’è teatro e teatro e c’è tv e tv. Il teatro delle mega produzioni spreca tanto quanto il festival di sanremo e forse forse serve più il festival che quello, almeno diverte.

  3. camilla Says:

    In un mondo parallelo forse questa proposta sarebbe possibile ovvero che della cultura si occupasse chi la cultura la fa e con successo. Su NI una settimana fa su questo stesso intervento è partita una crociata anti-baricco:
    http://www.nazioneindiana.com/2009/03/03/la-poetica-di-baricco/

    Baricco mette in atto una provocazione e ha delle ragioni quando spiega che senza un’istruzione adeguata non ci sarà alcun pubblico o fruitore per la cultura di domani.
    Mettere soldi sulla tv vuol dire cambiarla dall’interno e forse riuscire a comunicare con chi attraverso quel mezzo riesce a dialogare più che con i libri o con il teatro. il fine è la cultura: sarebbe bello tentare non demolire ancora prima di avere cominciato.

  4. cletus Says:

    vedremo se gli daranno in mano una televisione (non necessariamente la RAI…). Ha il pregio di parlar chiaro.

  5. Giacomo Brunoro Says:

    Non amo particolarmente Baricco come scrittore ma in questa occasione ha dimostrato una grande lucidità intellettuale: finanziamo eventi o programmi culturali nelle scuole e nelle tv, se vogliamo creare cultura, perché questi sono i due canali principali di informazioni e di contatto con il mondo delle tanto vituperate generazioni di “analfabeti”. Io aggiungerei anche Internet.
    Il problema qui non è come utilizziamo i finanziamenti pubblici, ma i finanziamenti pubblici in sé, che sono diventati meramente un sistema per conservare sacche di voti e non hanno nessun senso. Tantomeno quelli legati alle iniziative culturali, dato che vengono erogati da questo o da quel partito a chi risponde a determinate esigenze politiche.

  6. stanislao Says:

    Baricco sostiene: la cultura fa bene a tutta la società, soprattutto alla parte che vi è meno esposta. Perciò vale la pena di investire in cultura nei luoghi più frequentati, come la scuola e la tv, non in quelli marginali come il teatro d’opera o quello di regia (che fra l’altro potrebbero utilmente avvalersi di fondi privati, se lo stato li detassasse).
    Per la scuola, il ragionamento non fa una piega, perché la frequenza, almeno fino a una certa età, è obbligatoria. Quanto alla tv, mi chiedo se quella di oggi non sia così frequentata proprio per come è ora. Se fosse diversa, se fosse “migliore” dal punto di vista di Baricco, in quanti la guarderebbero?

  7. orlando cinque Says:

    siete veramente ridicoli. parlate di cose che non conoscete. fate passare anche la voglia di argomentare un discorso in risposta a una baggianata del genere! cosa c’entrano le due lire del teatro coi miliardi della tv? e perchè toglierli al teatro? ma cosa ne sapete voi? è scoraggiante che proposte così indecenti le sostengano persone intelligenti come Mozzi e Genna, veramente, profondamente , scoraggiante!

  8. antonio Says:

    mah, io nel settore teatro ci ho lavorato e ci lavoro. sopratutto negli ultimi anni al sud l’ho fatto nel sud.
    ho visto l’utilizzo dei soldi pubblici per il teatro, dai festival siciliani degli anni ’80 ai finanziamenti a gruppi teatrali diretti da persone cresciute insieme con governatori o ex governatori regionali. per manifestazioni alle quali presenziano giusto i parenti e gli amici delle persone coinvolte.

    per quello che mi riguarda io non solo taglierei i soldi publici, ma addirittura non li dirotterei altrove per la produzione.
    ha ragione baricco. l’unico settore nel quale vanno spostati è quello della formazione. e dei nuoi linguaggi.

    sono sicuro che teatro e lirica in poco tempo risorgerebbero, trovando nella necessità di trovare il proprio pubblico la forza per creare una nuova realtà.
    e se non sarà così, amen.

  9. trinidad Says:

    Che emozione! Bariccobaldo alla RAI ….e poi Yoghi e Bubu alla Cultura, i Puffi all’Istruzione, Fred Flinstone alle Pari Opportunità, Ernesto Sparalesto alla Giustizia, Napo Orso Capo al Lavoro, Magilla Gorilla alla Difesa, Scooby-Doo ai Trasporti…e al Ranger cosa gli facciamo fare?..Sono indecisa tra gli Interni o la Presidenza del Consiglio….e Presidente della Repubblica? Andiamo al ballottaggio tra Lupo de Lupis e Gargamella? Vinca il migliore! Yabadabadoooo! Speriamo che i Simpsons non se l’abbiano a male..
    Mi batte forte il cuore! Mi sembra già di sentire la sigla dei programmi Rai: “ Siamo tutti quiiiii e tutti insieme vogliam vedere il Bariccobaldo Shoooooow!”

  10. Toni La Malfa Says:

    Trinidad, mi hai fatto venire in mente cosa mi ricorda in chiave fumettistica l’intervento di Baricco. Mi ricorda Superciuk, presente in Alan Ford, il terribile supereroe che aveva una terribile arma: la fiatata alcolica, va beh, ma non è questo il motivo del mio ricordo. E’ che lui faceva il contrario di Robin Hood: rubava ai poveri per donare ai ricchi. Ecco, il depredare gli ultimi mezzi di sussistenza del teatro per donare alla grassa televisione dei ricchi premi e cotillons, è fare come Superciuk.

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