di giuliomozzi
Tu zitta. Io parlo con i sassi dentro
la bocca e tutta questa voce si usa
in parte solo per il finale.
*
Dimmi se mi guardi e quando
hai sentito un grido e ti volti
prendi subito nota.
*
Grido essendo il cuore
pieno di mani e sere
che si è parlato di nulla!
*
Vedi che muore e lieve
mente senza riguardo
c’è una seconda volta?
*
Rosso in faccia e la bella viola
difendesi appena e ben presto
è tutto un gridolino.
*
Lui/lei l’abbraccia e se lo faccia solo
per il piacere che procaccia
è cosa che non si dice.
L’amore è preda d’infinita caccia
e sfugge sempre al bacio la mai vista
la mai sfiorata faccia.
*
Stupendo sgrani gli occhi e sei stupenda
se mostro i miei balocchi, filastrocche
che tocchi come i grani di un rosario.
*
E viene questa spada e non si ferma.
Chi sa quanto ci mette se le offro
il collo nella giusta posizione.
*
Anche se tutto è bianco e non si trova
il nesso e l’infinita
gioia non si prova,
pure io vestirò questa camicia
che tocca il corpo liscia e senza fiamma.
Regina degli incanti,
per sempre sarai priva dei miei canti.
*
Nel gioco degli scacchi mi rincorri,
nobile regina,
io troppo solo re
con poca plebe di pedoni attorno
e lancio ancora al vento i miei proclami
sicuro in qualche modo di impattare
però non hai mai detto che mi ami.
*
Anni ed anni d’acqua hanno graffiato
la roccia del tuo cuore e se il tuo viso
nel sorriso ora si spezza,
regina dell’asprezza
sarò la tua tempesta la tua pioggia
battente inutilmente sulla roccia.
*
Apri le mani e gli occhi e nel castello
dei sogni mi introduci
cane da caccia o cavallo balzano
in ogni caso accorro se tu fischi.
*
Quando contro il divieto
mi sono voltato ho visto
Regina di sabbia tu sei
oggi per troppo desiderio.
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