[…] Di tutta l’infinita potenza spirituale e numinosa del messaggio cristiano, la Chiesa odierna su questo si attesta, a questo si riduce e si immiserisce: il controllo delle manifestazioni vitali e corporee dell’uomo. Nascita, sessualità, morte. Tutta la partita si gioca su questi momenti. Tutto ciò che attiene al sogno dell’uomo, alle sue aspirazioni, alla potenzialità e al rischio di creare un via diversa, un mondo migliore, è sacrificato su questo altare […].
Non condivido del tutto l’articolo di Teo Lorini La tempesta (in Il primo amore), ma vi invito a leggerlo.
Tag: Chiesa cattolica, Teo Lorini
7 febbraio 2009 alle 19:06
Ho letto tutto il pezzo di Teo Lorini e, limitandomi al frammento da te riportato, non sono d’accordo. A parte il fatto che trovo ormai stantio lo schema retorico per cui prima si dice che il messaggio cristiano è potente e poi si critica ferocemente la chiesa cattolica (critica quanto mai legittima, sia chiaro), quel che dice Lorini è una visione parziale e limitata dell’operato della chiesa cattolica oggi.
Io capisco benissimo che in un contesto dialettico sia comodo dire che la chiesa si occupa solo di nascita, sessualità e morte, ma semplicemente non è vero. Se si vuole vedere solo questo, ebbene lo si faccia, ma le cose non stanno così.
Un paio di esempi: ultimamente la CEI ha invitato all’obiezione di coscienza i medici cattolici, in merito all’infame emendamento al DDL Sicurezza che consentiva la denuncia degli immigrati irregolari. Questa cosa è passata pressoché sotto silenzio. Perché?
Ancora: nel recente passato la chiesa ha preso posizioni chiarissime e nette a favore dell’accoglienza dei Rom, Nella diocesi di Milano la chiesa ha stanziato dei fondi a favore delle famiglie in difficoltà, persone che hanno recentemente perso il lavoro. Dove sono queste notizie nel dibattito (dibattito giusto e necessario, ci tengo a ripeterlo) tra cattolici e non cattolici, in Italia?
Lorini dice poi: “tutto ciò che attiene al sogno dell’uomo (…) è sacrificato su questo altare”. Non è questa la mia esperienza. A me la chiesa cattolica dice tantissimo riguardo al sogno, alle potenzialità, alle aspirazioni, alla via diversa (conversione, non significa proprio questo?). Sono io che ho troppa immaginazione? Sono un ingenuo? Può darsi. Ma penso anche a tutti i mistici, che ancora oggi esistono, alle persone impegnate nel volontariato che fanno quello che fanno proprio in nome di un incontro con quel potente messaggio cristiano che Lorini stesso riconosce.
A me piacerebbe, insomma, che quando gli avversari del cattolicesimo criticano questa fede lo facessero ampliando gli elementi della discussione, mettendoci dentro tutto. Perché, paradossalmente, loro appaiono ossessionati da nascita, sessualità e morte, tanto – se non più – della chiesa cattolica.
Una curiosità: in un passaggio del suo articolo Lorini sostiene che le chiese sono ormai deserte. Mi piacerebbe sapere che fonti ha. Va a messa ogni domenica in una chiesa differente, girando tutte quelle della sua zona? Sembra una domanda sarcastica o polemica, ma non lo è.
8 febbraio 2009 alle 14:49
immagino che anche senza alcuna spinta di parte cattolica la classe medica si sarebbe astenuta – o nel caso, si asterrà – dal mettersi (in ridicolo) parte in causa della legge fascistissima anti immigrato, visto il bassimo senso dello stato posseduto dalla popolazione italiana tutta. Mancanza di senso del delatorio, mica per altro.
se la Chiesa odierna si attesta sul controllo delle manifestazioni vitali e corporee dell’uomo, nonostante l’infinita potenza spirituale e numinosa del messaggio cristiano, è per mancanza d’immaginazione. pure gli altri però non scherzano.