di giuliomozzi
L’inverno dei coltelli andato via
ritornerà.
E’ già qui.
Aspetteremo l’inverno dei coltelli
con i pensieri buoni accovacciati nella mente
come in una tana di bambini con le zampe grandi.
Avremo sonno contro la paura.
Dormiremo sull’acqua ondeggiando.
Il freddo nel respiro sarà un gioco
da fare con la neve e che fa ridere.
25-29.3.92
3 febbraio 2009 alle 09:21
mamma mia, che flash, giulio! proprio stanotte ho terminato “Che tu sia per me il coltello” di Grossman e non lo ho ancora ben digerito… la tua poesia riporta a galla il sapore. è quel verso: avremo sonno contro la paura… mi attrae e mi angoscia profondamente.